All uphill. This is the first impression about Porto. It seems that the streets in plain, here, are not designed. The hostel is a pleasant surprise: it's called Porto Wine Hostel and it is, obviously, themed on Vinho do Porto. Each room has the name of a different kind of wine and the corridors are fullContinua a leggere "7 Countries in 30 days. Step 16: Porto (Portugal)"
7 Paesi in 30 giorni. Tappa 16: Porto (Portogallo)
Tutta in salita. È questa la prima impressione su Porto. Sembra che le strade in piano qui non siano neanche concepite. L'ostello è una piacevole sorpresa: si chiama Porto Wine Hostel ed è, ovviamente, a tema Vinho do Porto. Ogni stanza ha il nome di una varietà di vino e i corridoi sono pieni di bottiglieContinua a leggere "7 Paesi in 30 giorni. Tappa 16: Porto (Portogallo)"
7 Countries in 30 days. Step 15: Ericeira, Obidos, Figueira da Foz, Coimbra (Portugal)
A 9 in the morning, as we prepare to leave Lisbon, the housemate of Magui comes back home. He tell us about the night outside, about which he doesn't remember anything. Then, he takes a salad bowl full of green jelly and he starts to eat it with a soup spoon. There is no accounting forContinua a leggere "7 Countries in 30 days. Step 15: Ericeira, Obidos, Figueira da Foz, Coimbra (Portugal)"
7 Paesi in 30 giorni. Tappa 15: Ericeira, Obidos, Figueira da Foz, Coimbra (Portogallo)
Alle 9 del mattino, mentre ci prepariamo per partire da Lisbona, torna a casa il coinquilino di Magui. Ci racconta della notte fuori di cui non ricorda alcune ore e poi prende un'insalatiera piena di gelatina verde e inizia a mangiarla a cucchiaiate. Tutti i gusti son gusti. Andiamo in auto a Coimbra, dove MaguiContinua a leggere "7 Paesi in 30 giorni. Tappa 15: Ericeira, Obidos, Figueira da Foz, Coimbra (Portogallo)"
7 Countries in 30 days. Step 14: Lisbon (Portugal)
After 13 hours without sleeping on the night train because of the evil child (read here), the only good thing is to see Giacomo clapping the hands each time that the little ball of lard tries to close his eyes; a deserved revenge after the night we spent because of him. Today, to see Magui againContinua a leggere "7 Countries in 30 days. Step 14: Lisbon (Portugal)"
7 Paesi in 30 giorni. Tappa 14: Lisbona (Portogallo)
Dopo 13 ore di treno insonni per colpa del malefico bambino (leggi qui), l'unica gioia è vedere Giacomo che batte le mani ogni volta che la piccola palla di grasso tenta di chiudere gli occhi, meritata vendetta dopo la notte che ci ha fatto passare. Oggi rivedere Magui dopo tanto tempo è una gioia. SiamoContinua a leggere "7 Paesi in 30 giorni. Tappa 14: Lisbona (Portogallo)"
7 Countries in 30 days. Step 13: Bilbao (Spain)
The wonderful girl of Bilbao information office says that we commit a crime if we don't visit Guggenheim Museum. Only because has been her to say it, we go there and we take a picture with the mastodontic dog made with flowers at the entrance, but considering the ticket price and our lack of interest for modernContinua a leggere "7 Countries in 30 days. Step 13: Bilbao (Spain)"
7 Paesi in 30 giorni. Tappa 13: Bilbao (Spagna)
La bellissima ragazza dell'ufficio informazioni di Bilbao ci dice che commettiamo un delitto a non visitare il Guggenheim Museum. Solo perché è stata lei a dircelo ci andiamo davanti e ci facciamo una foto con il mastodontico cane di fiori all'entrata, ma visto il prezzo del biglietto e il nostro scarso interesse per l'arte moderna,Continua a leggere "7 Paesi in 30 giorni. Tappa 13: Bilbao (Spagna)"
7 Countries in 30 days. Step 12: Guernica, Bermeo, Mundaka, San Juan de Gaztelugatxe (Spain)
From San Sebastian we move to the second step in Basque Country: Bermeo. In this little fishing village on the ocean, Giacomo and I will be hosted by Izaskùn, a 39 y.o. woman who works as turist guide in Guernica. We already thought about visiting it and, with this coincidence, it's good to go there immediately.Continua a leggere "7 Countries in 30 days. Step 12: Guernica, Bermeo, Mundaka, San Juan de Gaztelugatxe (Spain)"
7 Paesi in 30 giorni. Tappa 12: Guernica, Bermeo, Mundaka, San Juan de Gaztelugatxe (Spagna)
Da San Sebastiàn ci spostiamo verso la seconda tappa nei Paesi Baschi: Bermeo. In questo piccolo villaggio di pescatori sull'oceano, Giacomo ed io saremo ospitati da Izaskùn, una donna di 39 anni che lavora come guida turistica a Guernica. Avevamo già in mente di farci una tappa e, vista questa coincidenza, non possiamo non andarciContinua a leggere "7 Paesi in 30 giorni. Tappa 12: Guernica, Bermeo, Mundaka, San Juan de Gaztelugatxe (Spagna)"
7 Countries in 30 days. Step 11: San Sebastian (Spain)
Giacomo and I arrive in Irun, on the Spanish border with France, around 12pm. The 13 hours on the night train destroyed us. Although it is early August, clouds and a fine drizzle welcome us. We search for a train to San Sebastiàn, where we'll spend a couple of days, before to move to other places ofContinua a leggere "7 Countries in 30 days. Step 11: San Sebastian (Spain)"
7 Paesi in 30 giorni. Tappa 11: San Sebastiàn (Spagna)
Giacomo ed io arriviamo ad Irun, al confine spagnolo con la Francia, verso mezzogiorno. Le 13 ore di treno notturno (leggi qui che tipo di treno) ci hanno distrutto. Nonostante sia inizio agosto, ci accolgono nuvole e una pioggerella sottile. Cerchiamo un treno per San Sebastiàn, dove passeremo un paio di giorni, per poi spostarciContinua a leggere "7 Paesi in 30 giorni. Tappa 11: San Sebastiàn (Spagna)"
7 Countries in 30 days. Step 10: Marseille (France)
I arrive in the Provencal city at 6.30 a.m., rested but still eager to rest on my couchette. On the night train from Luxembourg to Marseille, the 11 hours in have been passed in a flash. As is routine, after the visit of 9 cities in 2 weeks, I search for a map from the informationContinua a leggere "7 Countries in 30 days. Step 10: Marseille (France)"
7 Paesi in 30 giorni. Tappa 10: Marsiglia (Francia)
Giungo nella città provenzale alle 6.30 del mattino, riposato ma ancora un po' desideroso di stare sulla mia cuccetta. Sul treno notturno da Lussemburgo a Marsiglia, le 11 ore di viaggio sono passate in un lampo. Come è ormai routine, dopo aver visto 9 città in due settimane, cerco una mappa al banco informazioni della stazione per dirigermiContinua a leggere "7 Paesi in 30 giorni. Tappa 10: Marsiglia (Francia)"
7 Countries in 30 days. Step 9: Luxembourg (Luxembourg)
I leave Amsterdam early, saying goodbye to Alberto to embark on my journey to France. In around 6 hours I'll arrive in Luxembourg. I must be in Marseille tomorrow, so I hope to find a place in the night train which leaves from Luxembourg this evening. If not, I will have to spend the nightContinua a leggere "7 Countries in 30 days. Step 9: Luxembourg (Luxembourg)"
7 Paesi in 30 giorni. Tappa 9: Lussemburgo (Lussemburgo)
Lascio Amsterdam presto, salutando Alberto per intraprendere il mio viaggio verso la Francia. In circa 6 ore arriverò a Lussemburgo. Devo essere a Marsiglia domani, spero di trovar posto nel treno notturno di stasera, altrimenti dovrò passare la notte fra numerosi treni e stazioni sconosciute. Le incognite dell'InterRail rendono il viaggio avventuroso e interessante. IlContinua a leggere "7 Paesi in 30 giorni. Tappa 9: Lussemburgo (Lussemburgo)"
7 Countries in 30 days. Step 8: Amsterdam and surroundings (Netherlands)
The smell of fresh herring on the port's stalls says goodbye to me while I'm going to take my train at Rotterdam station. The Dutch capital city is waiting for me: I will spend 5 days there with Alberto, who is coming there from Florence by plane. I meet him near the station of Amsterdam and weContinua a leggere "7 Countries in 30 days. Step 8: Amsterdam and surroundings (Netherlands)"
7 Paesi in 30 giorni. Tappa 8: Amsterdam e dintorni (Paesi Bassi)
L'odore di aringhe fresche sui banchi del porto mi saluta mentre vado a prendere il mio treno alla stazione di Rotterdam. La capitale olandese mi aspetta: ci passerò 5 giorni con Alberto, che da Firenze mi raggiunge in aereo. Lo incontro fuori dalla stazione di Amsterdam e cerchiamo l'ostello in cui passeremo la prima notte.Continua a leggere "7 Paesi in 30 giorni. Tappa 8: Amsterdam e dintorni (Paesi Bassi)"
7 Countries in 30 days. Step 7: Rotterdam (Netherlands)
The morning is cloudy, as they have all been since I arrived in Be-ne-lux, but I hope for the sun. Today Rotterdam is waiting for me. It is Sunday, so when I arrive I start to search for a church. At the only one I find, mass has just finished. An old Peruvian lady says that what countsContinua a leggere "7 Countries in 30 days. Step 7: Rotterdam (Netherlands)"
7 Paesi in 30 giorni. Tappa 7: Rotterdam (Paesi Bassi)
La mattina è nuvolosa, come tutte le ultime da quando sono arrivato nel Be-ne-lux, ma mi aspetto che esca il sole. Oggi Rotterdam mi aspetta. È domenica, perciò quando arrivo cerco una chiesa. All'unica che trovo la messa è appena finita. Un'anziana signora peruviana mi dice che conta l'intenzione, poi mi porta da altre tre simpaticheContinua a leggere "7 Paesi in 30 giorni. Tappa 7: Rotterdam (Paesi Bassi)"
7 Countries in 30 days. Step 6: Delft (Netherlands)
I wake up with the sound of thunder: it's raining hard. I hope, going in Holland, to get away from the rain. When I arrive in Delft, after a couple of trains, it is nice to see again Barbara after so much time. I met her in 2007, when she was a guest of the camping in whichContinua a leggere "7 Countries in 30 days. Step 6: Delft (Netherlands)"
7 Paesi in 30 giorni. Tappa 6: Delft (Paesi Bassi)
Mi sveglio col rumore dei tuoni: diluvia. Spero che lo spostamento in Olanda mi allontani dalla pioggia. Quando con un paio di treni arrivo a Delft, rivedere Barbara dopo tanto tempo è bello. L'ho conosciuta nel 2007, quando era ospite al campeggio in cui lavoravo come animatore. È una ragazza semplice e simpatica. Mi portaContinua a leggere "7 Paesi in 30 giorni. Tappa 6: Delft (Paesi Bassi)"
7 Countries in 30 days. Step 5: Antwerp (Belgium)
I say goodbye to Elisa and I try to find the Congolese quarter of Bruxelles, but I don't find it. I leave for Antwerp. Upon my arrival, a slight drizzle welcomes me. I walk fast (or at least how much my backpack of 15kg allows me) to search for the house of Aaron, the boyContinua a leggere "7 Countries in 30 days. Step 5: Antwerp (Belgium)"
7 Paesi in 30 giorni. Tappa 5: Anversa (Belgio)
Dopo aver salutato Elisa cerco il quartiere congolese di Bruxelles, ma non lo trovo. Parto per Anversa. Al mio arrivo mi accoglie una pioggerella leggera. Cammino velocemente (o almeno quanto me lo consente il mio zaino di 15kg) per cercare la casa di Aaron, il ragazzo conosciuto sul sito del Couchsurfing che mi ospiterà questaContinua a leggere "7 Paesi in 30 giorni. Tappa 5: Anversa (Belgio)"
7 Countries in 30 days. Step 4: Bruges (Belgium)
The day in Bruxelles is grey. It is raining a little bit. I take advantage of my InterRail pass and I take a train to Bruges (or Brugge... this Belgian bilingualism makes me crazy!). It has been described to me as the best preserved medieval town in Europe: the places with a touch of medieval are always myContinua a leggere "7 Countries in 30 days. Step 4: Bruges (Belgium)"
7 Paesi in 30 giorni. Tappa 4: Bruges (Belgio)
La giornata a Bruxelles è grigia. Sta pioviscolando. Approfitto del mio pass InterRail e prendo un treno per Bruges (o Brugge... questo bilinguismo belga mi fa impazzire!). Me l'hanno descritta come la città medievale meglio conservata d'Europa: i luoghi che hanno qualcosa di medievale sono sempre i miei preferiti da visitare, quindi let's go! L'odoreContinua a leggere "7 Paesi in 30 giorni. Tappa 4: Bruges (Belgio)"
7 Countries in 30 days. Step 3: Bruxelles (Belgium)
The banks of the Rhine accompany me away from the German mountains, towards the Belgian plain. Boats and barges are moving slowly on the large river, while on the opposite bank I see passing little quaint villages, still intact, unchanged for centuries, guarded by the castles perched on the hills behind. Bayreuth, Nuremberg, Koln, Aachen: in halfContinua a leggere "7 Countries in 30 days. Step 3: Bruxelles (Belgium)"
7 Paesi in 30 giorni. Tappa 3: Bruxelles (Belgio)
La sponda del Reno mi accompagna lontano dalle montagne tedesche, verso la pianura belga. Barche e chiatte si muovono lente sul largo fiume, mentre sulla sponda opposta vedo passare piccoli villaggi caratteristici, ancora intatti, immutati da secoli, sorvegliati dai castelli arroccati sui colli retrostanti. Bayreuth, Norimberga, Colonia, Aachen: in mezza giornata 4 tappe, ma nonContinua a leggere "7 Paesi in 30 giorni. Tappa 3: Bruxelles (Belgio)"
7 Countries in 30 days. Step 2: Bayreuth (Germany)
The journey by train from Munich to Nuremberg is quiet boring. I'm leaving a little bit tired and already after few minutes I can't wait to get off that train crowded with commuters. But, once I change the train in the city of the famous trials, I like this one more. It is small and slowly creepsContinua a leggere "7 Countries in 30 days. Step 2: Bayreuth (Germany)"
7 Paesi in 30 giorni. Tappa 2: Bayreuth (Germania)
Il viaggio in treno da Monaco a Norimberga è abbastanza noioso. Parto un po' stanco e già dopo pochi minuti non vedo l'ora di scendere da quel treno affollato di pendolari. Fatto il cambio nella città del famoso processo, però, il treno per Bayreuth mi piace già di più. È piccolo e si insinua lentamenteContinua a leggere "7 Paesi in 30 giorni. Tappa 2: Bayreuth (Germania)"
7 Countries in 30 days. Step 1: Munich (Germany)
Joy, excitement, some fear, a sense of freedom. At the Bologna train station a guy gives me a pat on my backpack and screams: Go to Padua! Padua!!. Surely, he had mistaken me for a foreigner traveling in Italy and he's encouraging me to visit his hometown, of which he is proud. I have toContinua a leggere "7 Countries in 30 days. Step 1: Munich (Germany)"
7 Paesi in 30 giorni. Tappa 1: Monaco (Germania)
Gioia, entusiasmo, un po' di timore, senso di libertà. Alla stazione di Bologna un ragazzo mi dà una pacca sullo zaino e mi urla Vai a Padova! Padova!!. Sicuramente mi ha scambiato per uno straniero in viaggio in Italia e mi incita a visitare la sua città, di cui va orgoglioso. Ho da passare un'ora inContinua a leggere "7 Paesi in 30 giorni. Tappa 1: Monaco (Germania)"
When a “I’ll be back in 10 minutes” become 13 years
I've always lived with the idea to have a family. Two old parents, a little brother and two older sisters. One sister is Andreea and she's 37, the other one is 33, but she left home when she was young. Antida is only 16 years old, but she is a smart girl and she shows most of theContinua a leggere "When a “I’ll be back in 10 minutes” become 13 years"
Quando un “Torno fra 10 minuti” diventano 13 anni
Ho sempre vissuto con l'idea di avere una famiglia. Due vecchi genitori, una fratellino e due sorelle più grandi. Una di loro si chiama Andreea ed ha 37 anni, l'altra ne ha 33, ma se ne è andata di casa quando era giovane. Antida ha 16 anni, ma è una ragazza in gamba e dimostra più degliContinua a leggere "Quando un “Torno fra 10 minuti” diventano 13 anni"
The violet flowers of Campulung
The chimney of the old chemical factory acts as a sentinel to the city, as a bleak lighthouse that from the hill indicates the presence of the place which was the first capital of Romania, and which is now considered a little bit more than a village. Andrei guides me safely, riding his bike, avoidingContinua a leggere "The violet flowers of Campulung"
I fiori viola di Campulung
La ciminiera della vecchia fabbrica chimica fa da sentinella alla città, come un tetro faro che dalla collina segnala la presenza di quella che è stata la prima capitale della Romania, e che ora è considerato poco più che un villaggio. Andrei mi guida sicuro in sella alla sua bici, evitando le mucche che quiContinua a leggere "I fiori viola di Campulung"
Quando le arance erano “bizzarre” e le vie “vergognose” (Le curiose vie di Firenze 3/3)
La nostra esplorazione dei più particolari e curiosi nomi della toponomastica fiorentina prosegue con via degli Orti Oricellari. La stradina attigua a piazza della Stazione prende il nome dal giardino monumentale che qui trova il proprio ingresso. Gli Orti Oricellari confinano con il Palazzo Venturi Ginori - del quale erano una dipendenza - e appartenneroContinua a leggere "Quando le arance erano “bizzarre” e le vie “vergognose” (Le curiose vie di Firenze 3/3)"
Quei marmi sudici che Michelangelo lasciava in strada (Le curiose vie di Firenze 2/3)
Nel nostro viaggio fra le strade fiorentine e i loro nomi bizzarri continuiamo passando da Piazza San Benedetto - una piccola piazzetta vicino al Duomo - non tanto perché abbia di per sé un nome curioso, quanto perché anticamente era conosciuta come Piazza dei Maccheroni, dal nome di una famiglia che aveva le sue caseContinua a leggere "Quei marmi sudici che Michelangelo lasciava in strada (Le curiose vie di Firenze 2/3)"
Andare alle Ballodole giocando alle Pallottole. (Le curiose vie di Firenze 1/3)
Da piazza della Passera a via delle Burella, da piazza delle Pallottole a via della Ninna, sono un'infinità le strade e le piazze di Firenze a cui personaggi, eventi, consuetudini e tradizioni hanno affibbiato nomi curiosi, particolari, talvolta buffi e talaltra sconvenienti, che spesso ci provocano un sorriso e ancora più spesso ci spiazzano parendociContinua a leggere "Andare alle Ballodole giocando alle Pallottole. (Le curiose vie di Firenze 1/3)"
6 bottiglie di whisky al giorno
Via di Pulicciano n.77 è un indirizzo speciale per tante persone. Qui all'Antella, nella periferia fiorentina, c'è un luogo particolare, un edificio che tante persone di nazionalità ed esperienze diverse hanno imparato a chiamare casa. E' Casa Stenone. Sono stato con una donna per 7 anni. Poi mi sono separato perché lei aveva trovato un altro uomo.Continua a leggere "6 bottiglie di whisky al giorno"
Dove finiscono i soldi dell’8×1000? Casa Stenone all’Antella
Vengo dalla Georgia, da Tbilisi. Sono arrivata in Italia da quasi due anni. L'ospite di Casa Stenone parla benissimo italiano ma è troppo timida per raccontare per intero la sua vicenda. Arrivata nel nostro Paese con una laurea in comunicazione, si è trovata a fare la badante e adesso non fa neanche più quello perché leContinua a leggere "Dove finiscono i soldi dell’8×1000? Casa Stenone all’Antella"
Ri-giro del mondo in 80 giorni! Grest non è solo Centro estivo
Ciao, buon viaggio a tutti voi! recitava, o meglio cantava l'inno del Grest che si è concluso sabato scorso alla parrocchia di Ugnano. Oltre 160 bambini dalle tre parrocchie sorelle Ugnano-Mantignano-Sollicciano sono stati guidati dai tanti giovani animatori in un giro del mondo in 9 giorni alla scoperta dei 5 continenti fra giochi e canti, balliContinua a leggere "Ri-giro del mondo in 80 giorni! Grest non è solo Centro estivo"
Chantal and Stefano Borgonovo. A love that overcome the disease
Killed by the “bitch” – how he himself was used to define the Amyotrophic Lateral Sclerosis after years of daily fights againts the illness, lost his battle one year ago the Italian soccer player Stefano Borgonovo. When last 27th of June the whole football's world mobilized to visit the mortuary of the former striker, there is who who watched overContinua a leggere "Chantal and Stefano Borgonovo. A love that overcome the disease"
Chantal e Stefano Borgonovo. Un amore che vince la malattia
Ucciso dalla “stronza” – come lui stesso definiva la Sclerosi Laterale Amiotrofica – dopo anni di lotte quotidiane contro la malattia si spegneva un anno fa il calciatore Stefano Borgonovo. Mentre lo scorso 27 giugno tutto il mondo del calcio si mobilitava per far visita alla camera ardente dell'ex attaccante, c'è chi su di luiContinua a leggere "Chantal e Stefano Borgonovo. Un amore che vince la malattia"
Il DJ di Dio
Sono cambiato! Dal buio sono passato alla luce! Facevo una vita con troppa droga, troppe donne, una diversa ogni sera, e ogni mattina la mia vita non aveva senso. Un giorno sono stato all'ospedale e il dottore mi ha detto che rischiavo la vita e dovevo cambiare. Sono fortunato perché ho trovato persone che mi hannoContinua a leggere "Il DJ di Dio"
“Mia madre doveva abortirmi”
Tutti consigliavano a mia madre di abortire. "Quello che nascerà sarà un mostro, non una bambina!", le dicevano. Non credo affatto di essere un mostro. Eugenia è spagnola ma vive a Firenze. Secondo i medici che seguivano sua madre durante la gravidanza, sarebbe nata con malformazioni e problemi mentali: è una studentessa universitaria ed è ancheContinua a leggere "“Mia madre doveva abortirmi”"
“La scuola è sempre meglio della merda”: così è nato il Santo Scolaro
La tecnica del mosaico a vetri la imparammo in Germania. Ci piacque ed iniziammo a decorare tutte le finestre delle case. Chi faceva un coniglio, chi un maiale, animali, fiori, oggetti di ogni tipo. Le mamme non ne potevano più! A parlare è Michele Gesualdi, uno dei primi 6 alunni di don Lorenzo Milani. IlContinua a leggere "“La scuola è sempre meglio della merda”: così è nato il Santo Scolaro"
Lo studente di don Milani: Giancarlo si racconta
Una scuola impostata sull'imparare facendo: è l'esperienza che Giancarlo, uno dei primi studenti di don Lorenzo Milani, ha vissuto con il priore di Barbiana. Un'esperienza che permetteva a tutti i ragazzi di arrivare in fondo, di capire ogni concetto perché il più grande fallimento di un professore è la bocciatura degli studenti. Andrea Cuminatto Giancarlo racconta laContinua a leggere "Lo studente di don Milani: Giancarlo si racconta"
Made in Sipario: con le mani si può!
Centinaia, migliaia di odori e sapori, forme e colori danno vita ai sensi nei padiglioni della Mostra dell'artigianato, invitando a esplorare e scoprire le manualità che in ogni parte del mondo danno fisicità ai concetti di bellezza e bontà. Fra uno stand e l'altro anche piccole realtà fiorentine si fanno spazio agli occhi dei passanti.Continua a leggere "Made in Sipario: con le mani si può!"
Ero in carcere e siete venuti a visitarmi
La casa circondariale di Prato è piccola in confronto a tante altre carceri in cui migliaia di reclusi affollano le celle troppo piccole in cui sono relegati. Ma anche qui per i circa 750 detenuti non è facile avere un momento proprio, un anche piccolo spazio per esprimersi. Sport, scuola, cucina sono alcune delle attività cheContinua a leggere "Ero in carcere e siete venuti a visitarmi"