Tutti consigliavano a mia madre di abortire. “Quello che nascerà sarà un mostro, non una bambina!”, le dicevano. Non credo affatto di essere un mostro. Eugenia è spagnola ma vive a Firenze. Secondo i medici che seguivano sua madre durante la gravidanza, sarebbe nata con malformazioni e problemi mentali: è una studentessa universitaria ed è anche molto carina.
Ho passato l’adolescenza un po’ allo sbando, perdendo il senso delle mie giornate. Davo importanza solo alle uscite il sabato sera, ma poi mi rimaneva un vuoto. In Italia la giovane ha riscoperto che il valore della vita va oltre la bevuta in discoteca e si è ricordata di cosa sarebbe potuto succederle se i suoi genitori avessero ascoltato chi li circondava.
Nei suoi occhi la voglia di vivere. Non quella di chi, realmente affetto da sindromi difficili, lotta ogni giorno per farsi posto nel mondo. Non la speranza quotidiana di arrivare al domani. Nei suoi occhi splende la voglia di vivere la vita al 100%. Contro ogni prospettiva Eugenia non ha nessun tipo di problema fisico o mentale, è una ragazza comune che più comune non si può. Ma è la consapevolezza a renderla diversa. La consapevolezza di come la sua vita sia stata appesa a un filo sottile. Così adesso, con la sua stessa esistenza, dimostra orgogliosa al mondo la positività della scelta di sua madre.
Andrea Cuminatto
ANDREA CUMINATTO 