La bellissima ragazza dell’ufficio informazioni di Bilbao ci dice che commettiamo un delitto a non visitare il Guggenheim Museum. Solo perché è stata lei a dircelo ci andiamo davanti e ci facciamo una foto con il mastodontico cane di fiori all’entrata, ma visto il prezzo del biglietto e il nostro scarso interesse per l’arte moderna,ContinuaContinua a leggere “7 Paesi in 30 giorni. Tappa 13: Bilbao (Spagna)”
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7 Paesi in 30 giorni. Tappa 12: Guernica, Bermeo, Mundaka, San Juan de Gaztelugatxe (Spagna)
Da San Sebastiàn ci spostiamo verso la seconda tappa nei Paesi Baschi: Bermeo. In questo piccolo villaggio di pescatori sull’oceano, Giacomo ed io saremo ospitati da Izaskùn, una donna di 39 anni che lavora come guida turistica a Guernica. Avevamo già in mente di farci una tappa e, vista questa coincidenza, non possiamo non andarciContinuaContinua a leggere “7 Paesi in 30 giorni. Tappa 12: Guernica, Bermeo, Mundaka, San Juan de Gaztelugatxe (Spagna)”
7 Paesi in 30 giorni. Tappa 11: San Sebastiàn (Spagna)
Giacomo ed io arriviamo ad Irun, al confine spagnolo con la Francia, verso mezzogiorno. Le 13 ore di treno notturno (leggi qui che tipo di treno) ci hanno distrutto. Nonostante sia inizio agosto, ci accolgono nuvole e una pioggerella sottile. Cerchiamo un treno per San Sebastiàn, dove passeremo un paio di giorni, per poi spostarciContinuaContinua a leggere “7 Paesi in 30 giorni. Tappa 11: San Sebastiàn (Spagna)”
7 Paesi in 30 giorni. Tappa 10: Marsiglia (Francia)
Giungo nella città provenzale alle 6.30 del mattino, riposato ma ancora un po’ desideroso di stare sulla mia cuccetta. Sul treno notturno da Lussemburgo a Marsiglia, le 11 ore di viaggio sono passate in un lampo. Come è ormai routine, dopo aver visto 9 città in due settimane, cerco una mappa al banco informazioni della stazione per dirigermiContinuaContinua a leggere “7 Paesi in 30 giorni. Tappa 10: Marsiglia (Francia)”
7 Paesi in 30 giorni. Tappa 9: Lussemburgo (Lussemburgo)
Lascio Amsterdam presto, salutando Alberto per intraprendere il mio viaggio verso la Francia. In circa 6 ore arriverò a Lussemburgo. Devo essere a Marsiglia domani, spero di trovar posto nel treno notturno di stasera, altrimenti dovrò passare la notte fra numerosi treni e stazioni sconosciute. Le incognite dell’InterRail rendono il viaggio avventuroso e interessante. IlContinuaContinua a leggere “7 Paesi in 30 giorni. Tappa 9: Lussemburgo (Lussemburgo)”
7 Paesi in 30 giorni. Tappa 8: Amsterdam e dintorni (Paesi Bassi)
L’odore di aringhe fresche sui banchi del porto mi saluta mentre vado a prendere il mio treno alla stazione di Rotterdam. La capitale olandese mi aspetta: ci passerò 5 giorni con Alberto, che da Firenze mi raggiunge in aereo. Lo incontro fuori dalla stazione di Amsterdam e cerchiamo l’ostello in cui passeremo la prima notte.ContinuaContinua a leggere “7 Paesi in 30 giorni. Tappa 8: Amsterdam e dintorni (Paesi Bassi)”
7 Countries in 30 days. Step 7: Rotterdam (Netherlands)
The morning is cloudy, as they have all been since I arrived in Be-ne-lux, but I hope for the sun. Today Rotterdam is waiting for me. It is Sunday, so when I arrive I start to search for a church. At the only one I find, mass has just finished. An old Peruvian lady says that what countsContinuaContinua a leggere “7 Countries in 30 days. Step 7: Rotterdam (Netherlands)”
7 Paesi in 30 giorni. Tappa 7: Rotterdam (Paesi Bassi)
La mattina è nuvolosa, come tutte le ultime da quando sono arrivato nel Be-ne-lux, ma mi aspetto che esca il sole. Oggi Rotterdam mi aspetta. È domenica, perciò quando arrivo cerco una chiesa. All’unica che trovo la messa è appena finita. Un’anziana signora peruviana mi dice che conta l’intenzione, poi mi porta da altre tre simpaticheContinuaContinua a leggere “7 Paesi in 30 giorni. Tappa 7: Rotterdam (Paesi Bassi)”
7 Paesi in 30 giorni. Tappa 6: Delft (Paesi Bassi)
Mi sveglio col rumore dei tuoni: diluvia. Spero che lo spostamento in Olanda mi allontani dalla pioggia. Quando con un paio di treni arrivo a Delft, rivedere Barbara dopo tanto tempo è bello. L’ho conosciuta nel 2007, quando era ospite al campeggio in cui lavoravo come animatore. È una ragazza semplice e simpatica. Mi portaContinuaContinua a leggere “7 Paesi in 30 giorni. Tappa 6: Delft (Paesi Bassi)”
7 Countries in 30 days. Step 5: Antwerp (Belgium)
I say goodbye to Elisa and I try to find the Congolese quarter of Bruxelles, but I don’t find it. I leave for Antwerp. Upon my arrival, a slight drizzle welcomes me. I walk fast (or at least how much my backpack of 15kg allows me) to search for the house of Aaron, the boyContinuaContinua a leggere “7 Countries in 30 days. Step 5: Antwerp (Belgium)”
7 Paesi in 30 giorni. Tappa 5: Anversa (Belgio)
Dopo aver salutato Elisa cerco il quartiere congolese di Bruxelles, ma non lo trovo. Parto per Anversa. Al mio arrivo mi accoglie una pioggerella leggera. Cammino velocemente (o almeno quanto me lo consente il mio zaino di 15kg) per cercare la casa di Aaron, il ragazzo conosciuto sul sito del Couchsurfing che mi ospiterà questaContinuaContinua a leggere “7 Paesi in 30 giorni. Tappa 5: Anversa (Belgio)”
7 Paesi in 30 giorni. Tappa 3: Bruxelles (Belgio)
La sponda del Reno mi accompagna lontano dalle montagne tedesche, verso la pianura belga. Barche e chiatte si muovono lente sul largo fiume, mentre sulla sponda opposta vedo passare piccoli villaggi caratteristici, ancora intatti, immutati da secoli, sorvegliati dai castelli arroccati sui colli retrostanti. Bayreuth, Norimberga, Colonia, Aachen: in mezza giornata 4 tappe, ma nonContinuaContinua a leggere “7 Paesi in 30 giorni. Tappa 3: Bruxelles (Belgio)”
7 Countries in 30 days. Step 1: Munich (Germany)
Joy, excitement, some fear, a sense of freedom. At the Bologna train station a guy gives me a pat on my backpack and screams: Go to Padua! Padua!!. Surely, he had mistaken me for a foreigner traveling in Italy and he’s encouraging me to visit his hometown, of which he is proud. I have toContinuaContinua a leggere “7 Countries in 30 days. Step 1: Munich (Germany)”
7 Paesi in 30 giorni. Tappa 1: Monaco (Germania)
Gioia, entusiasmo, un po’ di timore, senso di libertà. Alla stazione di Bologna un ragazzo mi dà una pacca sullo zaino e mi urla Vai a Padova! Padova!!. Sicuramente mi ha scambiato per uno straniero in viaggio in Italia e mi incita a visitare la sua città, di cui va orgoglioso. Ho da passare un’ora inContinuaContinua a leggere “7 Paesi in 30 giorni. Tappa 1: Monaco (Germania)”
Quando le arance erano “bizzarre” e le vie “vergognose” (Le curiose vie di Firenze 3/3)
La nostra esplorazione dei più particolari e curiosi nomi della toponomastica fiorentina prosegue con via degli Orti Oricellari. La stradina attigua a piazza della Stazione prende il nome dal giardino monumentale che qui trova il proprio ingresso. Gli Orti Oricellari confinano con il Palazzo Venturi Ginori – del quale erano una dipendenza – e appartenneroContinuaContinua a leggere “Quando le arance erano “bizzarre” e le vie “vergognose” (Le curiose vie di Firenze 3/3)”
Quei marmi sudici che Michelangelo lasciava in strada (Le curiose vie di Firenze 2/3)
Nel nostro viaggio fra le strade fiorentine e i loro nomi bizzarri continuiamo passando da Piazza San Benedetto – una piccola piazzetta vicino al Duomo – non tanto perché abbia di per sé un nome curioso, quanto perché anticamente era conosciuta come Piazza dei Maccheroni, dal nome di una famiglia che aveva le sue caseContinuaContinua a leggere “Quei marmi sudici che Michelangelo lasciava in strada (Le curiose vie di Firenze 2/3)”
Andare alle Ballodole giocando alle Pallottole. (Le curiose vie di Firenze 1/3)
Da piazza della Passera a via delle Burella, da piazza delle Pallottole a via della Ninna, sono un’infinità le strade e le piazze di Firenze a cui personaggi, eventi, consuetudini e tradizioni hanno affibbiato nomi curiosi, particolari, talvolta buffi e talaltra sconvenienti, che spesso ci provocano un sorriso e ancora più spesso ci spiazzano parendociContinuaContinua a leggere “Andare alle Ballodole giocando alle Pallottole. (Le curiose vie di Firenze 1/3)”
6 bottiglie di whisky al giorno
Via di Pulicciano n.77 è un indirizzo speciale per tante persone. Qui all’Antella, nella periferia fiorentina, c’è un luogo particolare, un edificio che tante persone di nazionalità ed esperienze diverse hanno imparato a chiamare casa. E’ Casa Stenone. Sono stato con una donna per 7 anni. Poi mi sono separato perché lei aveva trovato un altro uomo.ContinuaContinua a leggere “6 bottiglie di whisky al giorno”
Dove finiscono i soldi dell’8×1000? Casa Stenone all’Antella
Vengo dalla Georgia, da Tbilisi. Sono arrivata in Italia da quasi due anni. L’ospite di Casa Stenone parla benissimo italiano ma è troppo timida per raccontare per intero la sua vicenda. Arrivata nel nostro Paese con una laurea in comunicazione, si è trovata a fare la badante e adesso non fa neanche più quello perché leContinuaContinua a leggere “Dove finiscono i soldi dell’8×1000? Casa Stenone all’Antella”
Ri-giro del mondo in 80 giorni! Grest non è solo Centro estivo
Ciao, buon viaggio a tutti voi! recitava, o meglio cantava l’inno del Grest che si è concluso sabato scorso alla parrocchia di Ugnano. Oltre 160 bambini dalle tre parrocchie sorelle Ugnano-Mantignano-Sollicciano sono stati guidati dai tanti giovani animatori in un giro del mondo in 9 giorni alla scoperta dei 5 continenti fra giochi e canti, balliContinuaContinua a leggere “Ri-giro del mondo in 80 giorni! Grest non è solo Centro estivo”
Il DJ di Dio
Sono cambiato! Dal buio sono passato alla luce! Facevo una vita con troppa droga, troppe donne, una diversa ogni sera, e ogni mattina la mia vita non aveva senso. Un giorno sono stato all’ospedale e il dottore mi ha detto che rischiavo la vita e dovevo cambiare. Sono fortunato perché ho trovato persone che mi hannoContinuaContinua a leggere “Il DJ di Dio”
“Mia madre doveva abortirmi”
Tutti consigliavano a mia madre di abortire. “Quello che nascerà sarà un mostro, non una bambina!”, le dicevano. Non credo affatto di essere un mostro. Eugenia è spagnola ma vive a Firenze. Secondo i medici che seguivano sua madre durante la gravidanza, sarebbe nata con malformazioni e problemi mentali: è una studentessa universitaria ed è ancheContinuaContinua a leggere ““Mia madre doveva abortirmi””
“La scuola è sempre meglio della merda”: così è nato il Santo Scolaro
La tecnica del mosaico a vetri la imparammo in Germania. Ci piacque ed iniziammo a decorare tutte le finestre delle case. Chi faceva un coniglio, chi un maiale, animali, fiori, oggetti di ogni tipo. Le mamme non ne potevano più! A parlare è Michele Gesualdi, uno dei primi 6 alunni di don Lorenzo Milani. IlContinuaContinua a leggere ““La scuola è sempre meglio della merda”: così è nato il Santo Scolaro”
Lo studente di don Milani: Giancarlo si racconta
Una scuola impostata sull’imparare facendo: è l’esperienza che Giancarlo, uno dei primi studenti di don Lorenzo Milani, ha vissuto con il priore di Barbiana. Un’esperienza che permetteva a tutti i ragazzi di arrivare in fondo, di capire ogni concetto perché il più grande fallimento di un professore è la bocciatura degli studenti. Andrea Cuminatto Giancarlo racconta laContinuaContinua a leggere “Lo studente di don Milani: Giancarlo si racconta”
Made in Sipario: con le mani si può!
Centinaia, migliaia di odori e sapori, forme e colori danno vita ai sensi nei padiglioni della Mostra dell’artigianato, invitando a esplorare e scoprire le manualità che in ogni parte del mondo danno fisicità ai concetti di bellezza e bontà. Fra uno stand e l’altro anche piccole realtà fiorentine si fanno spazio agli occhi dei passanti.ContinuaContinua a leggere “Made in Sipario: con le mani si può!”
50 anni di matrimonio: è possibile? La ricetta di Carlo e Maria per arrivare alle nozze d’oro
La periferia dell’oltrarno fiorentino, dove le case di Scandicci lasciano pian piano il posto ai prati delle campagne, è cambiata ogni giorno negli ultimi 50 anni, fino ad apparire completamente diversa da quelle che erano le sue origini rurali. Ma mentre ogni minuto che passa un mattone in più ruba qualche centimetro ai gigli diContinuaContinua a leggere “50 anni di matrimonio: è possibile? La ricetta di Carlo e Maria per arrivare alle nozze d’oro”
Pasqua 2014, prossima stazione: Firenze Santa Maria Novella
La stazione di Santa Maria Novella, anche alla vigilia di Pasqua, è sempre la stessa. Corse ai binari, code alle biglietterie, baci, pianti e saluti festosi alle porte dei treni. Ma mentre le ruote dei trolley corrono veloci sul pavimento lucido e i megafoni annunciano un ormai abituale ritardo, in un angolo qualcuno si prepara unContinuaContinua a leggere “Pasqua 2014, prossima stazione: Firenze Santa Maria Novella”
Aquero, “quella cosa” tanto amata da Silvia Giuntoli
Un anno fa saliva al cielo Silvia Giuntoli. Giovane donna, figlia, sorella, ma soprattutto ballerina. La danza era alla base della sua vita, era la compagna di cammino presente in ognuna della sue giornate più belle. Nei passi a tempo di musica Silvia esprimeva la gioia come il dolore, sapeva comunicare i suoi stati d’animo, maContinuaContinua a leggere “Aquero, “quella cosa” tanto amata da Silvia Giuntoli”
Mezzo secolo di ricordi alla scuola Faà di Bruno
È stata un’emozione per tutti rivisitare gli ambienti che tanti anni fa, giorno dopo giorno, accoglievano ogni mattina il loro ingresso a scuola. Generazioni diverse, tutte passate per la scuola elementare Faà di Bruno, si sono ritrovate per un pomeriggio nell’istituto di via Tosca Fiesoli a Campi Bisenzio (FI), dove tutti – chi ancora giovane,ContinuaContinua a leggere “Mezzo secolo di ricordi alla scuola Faà di Bruno”
Immigrazione, solitudine, prostituzione. Possibilità di rinascita a Rovezzano
Risalendo l’Arno dal centro di Firenze, quando il paesaggio cittadino accenna a lasciare il posto a prati e giardini, è più facile trovarsi immersi fra le ville e i parchi privati. Ma possiamo scoprire anche realtà che mostrano una ricchezza completamente differente. Dal 1993 sorge in una strada qualunque una casa apparentemente qualunque. È la strutturaContinuaContinua a leggere “Immigrazione, solitudine, prostituzione. Possibilità di rinascita a Rovezzano”
Vera e Viviana, donne per le donne
Viviana e Vera sono due donne che hanno dedicato, e continuano a dedicare, molto tempo al volontariato nella casa d’accoglienza Santa Chiara. La struttura di Sesto Fiorentino (FI) è attiva da una decina d’anni. Convenzionata con vari comuni limitrofi a Firenze come Campi Bisenzio, Scandicci e Fiesole, accoglie donne e bambini, sia stranieri che italiani, cheContinuaContinua a leggere “Vera e Viviana, donne per le donne”
Uomo, cristiano, prete. Don Alfonso l’operaio, da povero per i poveri
Don Alfonso è stato per me, negli anni della mia adolescenza e giovinezza, uno strumento attraverso il quale il Signore mi ha indicato la vocazione al presbiterato. Con queste parole Don Giovanni Martini – parroco di S. Antonio al Romito (Firenze) – descrive don Alfonso Pacciani, salito al cielo esattamente 2 anni fa, nel gennaioContinuaContinua a leggere “Uomo, cristiano, prete. Don Alfonso l’operaio, da povero per i poveri”
“Ti voglio bene maestra”: Francesca e la ginnastica sociale
Francesca ha avuto un’idea: integrare lo sport nelle attività parrocchiali. Sono ormai tre anni che porta avanti l’iniziativa a Campi Bisenzio (FI), e proprio la settimana scorsa, per la festa dell’Epifania, lei i suoi allievi sono andati in scena con grande successo, dopo la già grande serata dello scorso maggio. In quest’intervista ci racconta laContinuaContinua a leggere ““Ti voglio bene maestra”: Francesca e la ginnastica sociale”
Lav(or)iamo insieme! A Firenze il carcere fa servizio alla città
Lav(or)iamo insieme è il progetto per la gestione della lavanderia all’istituto Mario Gozzini – il carcere di Firenze più conosciuto come Solliccianino – adiacente alla più grande casa circondariale di Sollicciano. La rinnovata lavanderia è attiva ormai da 6 mesi, grazie all’iniziativa della cooperativa sociale San Martino, che si occupa per conto di Caritas FirenzeContinuaContinua a leggere “Lav(or)iamo insieme! A Firenze il carcere fa servizio alla città”
A casa la timidezza, alla Pieve si balla!
Si avvicina un altro saggio alla Pieve di S.Stefano a Campi Bisenzio (FI), previsto per il prossimo 6 gennaio. Erano un centinaio le persone riunite a vedere le bambine e i “giovani dentro” – così soprannominati dal parroco don Marco – dei corsi di Giocodanza, Ginnastica dolce e Aerobica, per il saggio dello scorso maggio alContinuaContinua a leggere “A casa la timidezza, alla Pieve si balla!”
Il re dei travestimenti
Il conte lo chiamano. E osservandolo si capisce il perché. Dai lunghi capelli neri, lisci, curati, fino ai pantaloni di velluto, passando per giacca scura semicoperta dalla maglia in acetato di una vecchia tuta da ginnastica, che poggiata sulle spalle con le maniche semi avvolte attorno al collo gli fa da scialle, tutti gli accessoriContinuaContinua a leggere “Il re dei travestimenti”
Ultime da Firenze su SiparioTV
Prima di cominciare: abbiamo sempre due regole! Ci diamo del tu e diciamo sempre la verità!, esordisce Gabriele nella sua ultima puntata del Caffè di Sipario, uno dei programmi guida della televisione online SiparioTV. Su una virtuale terrazza del piazzale Michelangelo, con la magnifica vista di Firenze alle spalle, ospiti fra i più variegati della politica,ContinuaContinua a leggere “Ultime da Firenze su SiparioTV”
Un ristorante dove “niente è scontato”
A Firenze si è ormai affermata da alcuni anni un’esperienza nuova, formidabile, prima nel suo genere in Italia. È il ristorante I ragazzi di Sipario. Sorta grazie a fondi privati all’interno del circolo Mcl di via dei Serragli, la trattoria è aperta ogni giorno dal lunedì al venerdì per il pranzo, e da adesso anche ilContinuaContinua a leggere “Un ristorante dove “niente è scontato””
Nostalgia di Sri Lanka in centro a Firenze
Jayasundara viene dallo Sri Lanka, ha 64 anni e con i suoi connazionali Jeffry e Rangitu spende la maggior parte delle sue giornate in piazza Indipendenza, in attesa di una svolta nella sua vita a Firenze. Emigrato dall’isola asiatica per la guerra civile, ha lavorato in Italia per 23 anni. Ho perso il lavoro eContinuaContinua a leggere “Nostalgia di Sri Lanka in centro a Firenze”
Erasmo: il cuoco che dà un altro sapore alla vita
Lo guardi e ti accorgi della sua semplicità: un uomo che svolge il suo lavoro quotidianamente senza pretese, stancandosi col sorriso. Molti riconosceranno il volto del cuoco Erasmo, uno dei protagonisti della campagna 2012 dell’8×1000. Ma com’è arrivato ad essere un esempio per tanti – si potrebbe dire ormai quasi una celebrità nel volontariato? LaContinuaContinua a leggere “Erasmo: il cuoco che dà un altro sapore alla vita”