A casa la timidezza, alla Pieve si balla!

Saggio 1Si avvicina un altro saggio alla Pieve di S.Stefano a Campi Bisenzio (FI), previsto per il prossimo 6 gennaio. Erano un centinaio le persone riunite a vedere le bambine e i “giovani dentro” – così soprannominati dal parroco don Marco – dei corsi di Giocodanza, Ginnastica dolce e Aerobica, per il saggio dello scorso maggio al Centro Pastorale Totus Tuus. Uno scenario di comunità all’insegna dell’allegria e del divertimento nello stare insieme, quello del pomeriggio primaverile, dove l’insegnante Francesca Villucci ha organizzato l’esibizione dei suoi allievi, per mostrare l’impegno che mese dopo mese i partecipanti mettono nel ballare insieme.

Dalle quattro piccole ballerine di Giocodanza,
Saggio 2che a 3-4 anni si sono cimentate in salti, giravolte e capriole – con il sorriso stampato in faccia e continue risate, a palesare la gioia di mostrare ai genitori cosa avevano imparato – ai più anziani che hanno saputo mettere da parte la timidezza e si sono lanciati in coreografie aerobiche, i partecipanti ai corsi hanno dato prova di quanto sia semplice unire divertimento e ginnastica con uno spirito di gruppo genuino.

I corsi sono andati avanti e i ballerini sono pronti a tornare di fronte al pubblico campigiano. Francesca, ideatrice del corso, spiega che le lezioni sono strutturate in maniera tale da contenere da un lato esercizi di aerobica, dall’altro ginnastica posturale, ginnastica dolce, stretching ed esercizi GAG – gambe, addominali e glutei – per l’utilizzo di tutto il corpo durante la lezione. È anche per questa varietà di esercizi che il corso è rivolto a uomini e donne di tutte le età, e soprattutto non è precluso ai più anziani.

GinnasticaL’idea – spiega Francesca – è nata per mettere a disposizione la mia esperienza sportiva (una pratica di 15 anni di ginnastica ritmica a livello agonistico e diversi anni di insegnamento) affinché si potesse non solo offrire un corso di ginnastica accessibile a tutti, ma anche creare un punto di ritrovo per molte persone, che legasse lo sport e la parrocchia. Allo stesso tempo questo corso è utile economicamente alla parrocchia, perché i ricavati aiutano a coprire le spese del centro pastorale.

È sicuramente un’idea innovativa quella promossa da Francesca con la parrocchia di Santo Stefano, che si propone non solo di fornire un servizio, ma anche di creare un legame fra sport e parrocchia che è difficile – se non impossibile – trovare nel mondo degli adulti, limitandosi quasi sempre al calcio o altri sport di squadra rivolti esclusivamente ai bambini o ai giovani.

Quest’iniziativa particolare, come ricorda puntualmente Saggio 3Francesca, non è solo per sportivi, anzi è rivolta proprio a chi non fa abitualmente sport e vuole cominciare in maniera leggera e divertente a rimettersi in forma. Ma, come sono pronti a dimostrare nuovamente al saggio della prossima settimana, è un’occasione unica per i partecipanti di lasciare a casa la timidezza per far spazio all’allegria.

Andrea Cuminatto

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