Al servizio dell’altro. La mensa Caritas di via Baracca a Firenze

Alle 8.30 di una piovosa mattinata di febbraio, il traffico in una delle principali arterie fiorentine è caotico. Fra un clacson che suona e una pozzanghera trasformata in fontana da un pullman, ognuno guarda davanti a sé, con la propria fretta come unico obiettivo. Intanto in quell’edificio di via Baracca, dietro i muri grigi comeContinua a leggere “Al servizio dell’altro. La mensa Caritas di via Baracca a Firenze”

Dal Mali alla Libia, per una nuova vita a Firenze.

  Mi chiamo Sekou, ho 20 anni e provengo dal Mali, più precisamente da Djenné. Abito in Piazza Ballerini a Campi Bisenzio (Firenze) insieme ad altre 12 persone, anche loro richiedenti asilo. Il giovane africano è uno dei ragazzi ospitati nel comune della provincia fiorentina grazie all’impegno del Forum Nuovi Cittadini. Sta imparando a poco aContinua a leggere “Dal Mali alla Libia, per una nuova vita a Firenze.”

“Non avevo mai visto il mare”. Attraverso il Mediterraneo per scampare alla paura

O. ha 22 anni, ma ne dimostra di più. Viene dalla Nigeria, un paese la cui storia politica è segnata da irregolarità e violenza. Ha 6 sorelle, ma non sa se suo padre è vivo. Hanno sparato in casa – racconta a fatica in un inglese stentato, con la voce rotta dal dolore – ed ioContinua a leggere ““Non avevo mai visto il mare”. Attraverso il Mediterraneo per scampare alla paura”

Qui non si sentono spari. L’avventura di un immigrato.

J. è ancora un ragazzo, ha appena compiuto 18 anni ma ha visto cose che nessun uomo dovrebbe vedere. È nato in un piccolo villaggio del Gambia, dove ha passato l’infanzia con i nonni, perché la madre è morta quand’era bambino e suo padre 3 anni fa. E’ uno dei tanti arrivati l’estate scorsa inContinua a leggere “Qui non si sentono spari. L’avventura di un immigrato.”

Libertà di religione, libertà di vita

Boubacar sorride. È felice di essere in Italia. Lo è soprattutto perché qui può essere libero di parlare, di leggere, di credere. Ha 22 anni ed è arrivato lo scorso settembre in Sicilia su un barcone carico di altri profughi. Adesso è a Firenze, a Villa Pepi, in attesa di sapere cosa ne sarà dellaContinua a leggere “Libertà di religione, libertà di vita”

Dove finiscono dopo gli sbarchi? Visita ad una casa di accoglienza

Entrare dal cancello di Villa Pepi non è un passo scontato. Ciò che si prova nel varcare la soglia di questa casa a pochi passi dall’ospedale Meyer di Firenze è un senso di disorientamento: non si capisce bene dove ci si trova. Pare che il mondo si sia riversato qui, incrociando culture e mixando lingue,Continua a leggere “Dove finiscono dopo gli sbarchi? Visita ad una casa di accoglienza”

Perché arrivano in Italia? Storia di un migrante africano

Sono sbarcato a Lampedusa dice Aboubakar in un italiano ormai fluente dopo alcuni anni qui. Ha 25 anni e viene dalla Mauritania, uno dei Paesi più desertici del continente africano. Dopo aver attraversato il tratto algerino del deserto del Sahara, per raggiungere la Libia, dopo essersi confrontato con i vantaggi e i problemi che questo Stato arabo offrivaContinua a leggere “Perché arrivano in Italia? Storia di un migrante africano”

Oria: the 4000 Italian shipwrecked who said NO to Nazism

The memorial day: every 27th of January we remember the massacres committed by the Nazis, as a warning that something similar does not happen again. The mistake we maybe make is to limit – in this memory – only to people who died in the death camps, forgetting all them who lost their life because ofContinua a leggere “Oria: the 4000 Italian shipwrecked who said NO to Nazism”

Oria: i 4000 naufraghi italiani che dissero NO al nazismo

Il giorno della memoria: ogni 27 gennaio si ricordano le stragi compiute dai nazisti, come monito perché non riaccada in futuro qualcosa di simile. L’errore che forse facciamo è di limitarci – in questa memoria – ai soli morti nei campi di sterminio, dimenticando tutti coloro che hanno perso la vita per “danni collaterali” diContinua a leggere “Oria: i 4000 naufraghi italiani che dissero NO al nazismo”