
“Se venite a scuola da me, vi insegno a camminare in modo diverso dal mondo”. Con queste parole – secondo la testimonianza del suo ex alunno Michele Gesualdi – don Lorenzo Milani invitò i ragazzini di Barbiana a partecipare al suo progetto scolastico che ancora oggi è un esempio inarrivabile.
Oggi si studia per sé, si studia per la propria carriera, per un futuro personale, per essere riconosciuti come individui in una società che è sempre più una giungla lavorativa. Non si applica la conoscenza alla creazione di un mondo migliore. Allo stesso modo, si fa politica per se stessi, per un proprio tornaconto, come se la corruzione non avesse alternative.

In un periodo storico in cui la gente ha perso fiducia nella politica per colpa di chi, per troppo tempo, l’ha strumentalizzata per altri fini, riscoprirne l’essenza è fondamentale per dare una svolta al mondo in cui viviamo. Studiate! Non per voi stessi, ma per dare un contributo a questo mondo – dice Michele riportando le parole pronunciate dal suo maestro – perché è così che si fa politica. Riconoscere i problemi e trovare il modo di uscirne insieme è la politica.
Don Milani è morto a 44 anni, da 48 anni. Quando l’età della morte supera quella della vita, e nonostante questo ci si ricorda ancora delle parole di un uomo, significa che quello era un uomo del futuro. Le sue parole erano del futuro: mezzo secolo dopo, sono ancora più attuali per il nostro Paese. Il problema è che la maggior parte di chi entra in politica, non le ha mai ascoltate.
Andrea Cuminatto