Alla scoperta della Val d’Orcia… attraverso la Via Francigena

Cartello Via FrancigenaVia FrancigenaColline della Val d OrciaIl sogno di percorrere la Via Francigena dalla Val d’Aosta a Roma non si è ancora realizzato, ma ad alimentarlo ancor di più ci ha pensato la mia fidanzata nel giorno del mio compleanno. Senza sapere fino all’ultimo la destinazione del nostro viaggetto di un giorno, mi sono ritrovato a San Quirico d’Orcia, una delle località più caratteristiche dell’entroterra toscano.

La Val d’Orcia si trova a metà strada fra il Chianti e la Maremma, e se del primo ricorda le dolci colline, della seconda riprende il sapore selvatico e incontaminato. Mi aspetto di essere lì per visitare San Quirico, invece no. Da qui passa la Francigena, e la vera sorpresa è percorrerne un tratto insieme. Così dal paese ci inoltriamo fra i campi, costeggiamo uliveti e fattorie, entriamo nel bosco. I colori di fine ottobre rendono magiche le sfumature delle colline, che sotto al cielo terso assumono ogni tonalità dal verde al marrone, passando per le più dolci gradazioni di ocra ed arancio.

Piazza di Bagno VignoniAcqua termale Bagno VignoniDopo 6-7 km di passeggiata arriviamo a Bagno Vignoni, che ci accoglie con la sua incantevole piazza d’acqua termale. Seguiamo il ruscello d’acqua tiepida, fin sotto la cascata che crea alle pendici del borgo e, ovviamente, ci togliamo le scarpe per infilarci i piedi come due bambini.

E’ ora di pranzo: ci vorrebbe troppo a tornare a piedi e le uniche due corse giornaliere dell’autobus sono ad orari impossibili. La soluzione è presto trovata: facciamo l’autostop e riceviamo un passaggio da una coppia di fotografi sud-coreani. Spostando i quintali di attrezzatura fotografica, ci fanno posto in auto e in quel quarto d’ora di strada scopriamo che non siamo gli unici ad amare i luoghi più sperduti della nostra Italia.

29 anniCappella di VitaletaA San Quirico le tagliatelle al tartufo e i crostoni col lardo si fanno accompagnare bene dal vino locale, anzi fin troppo bene. Per smaltirlo non basta esplorare ogni strada, ogni chiesa, ogni angolo degli Horti Leonini. Così per merenda entriamo in un minimarket per uscirne con un pacco di grissini e un barattolo di Nutella.

Prima di tornare verso Firenze, andiamo a scoprire la cappella di Vitaleta, uno dei simboli della Val d’Orcia e della Toscana intera. Fra i cipressi sulla verde collina, ci perdiamo lungo le strade sterrate per arrivarci, ma alla fine ne vale la pena. Un altro pizzico di mondo lo abbiamo scoperto, e la voglia di percorrere tutta la via Francigena per trovare altri luoghi come questo sparsi per l’Italia è sempre più grande.

Andrea Cuminatto

Foto di Eleonora Burroni

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