M’illumino di blu… per l’autismo

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Il Castello dell’Imperatore a Prato
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La statua della Vittoria ad Empoli

Quasi un bambino su cento nasce con sintomi d’autismo, più o meno accentuato, e ancora non si conoscono le cause di questa patologia. Nel 2007 l’ONU sancì che il 2 aprile di ogni anno sarebbe stata la Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell’Autismo. Va da sé che, come ogni giornata di questo tipo, non è con un anniversario che si guarisce una malattia, ma avere un appuntamento mondiale stimola ad iniziative di sensibilizzazione importanti.

Anche in Toscana, come nel resto del mondo, molti comuni hanno aderito all’iniziativa Light it up blue, l’illuminazione con luci azzurre di monumenti o edifici, per portare l’attenzione della gente sulle problematiche legate a questo disturbo che affligge tante persone.

Così, se nel capoluogo toscano il Biancone ha perso per qualche ora il suo candore, stupendo tanto i Fiorentini quanto i turisti, ad Empoli è stata la statua della Vittoria a cambiare colore. Sia l’assessore di Firenze alla sanità Sara Funaro, sia l’assessore empolese alle politiche sociali Adriana Poggi, hanno voluto sottolineare l’importanza della sensibilizzazione perché il primo problema delle persone affette da autismo – e delle loro famiglie – è la solitudine nell’affrontare questa situazione.

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La Torre di Federico II a San Miniato
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La Torre pendente a Pisa

Se a Certaldo Giovanni Boccaccio ha cambiato colore, tanti comuni hanno scelto di illuminare il municipio, come segno che l’amministrazione comunale si impegnerà in maniera più convinta su questa problematica. Il colpo d’occhio maggiore era sicuramente visibile dalle due superstrade toscane. Percorrendo la Firenze-Pisa-Livorno nella notte del 2 aprile, significava veder svettare un’elettrica Torre Federiciana dal colle di San Miniato. Dalla Firenze-Siena, invece, le mura di Monteriggioni erano uno spettacolo ancor più unico di quanto non lo siano ogni giorno. Quando si decide di sensibilizzare le persone ad un tema – ha sottolineato il sindaco della città murata Raffaella Senesi – anche i gesti e i simboli diventano importanti. Nasce con questa intenzione la nostra adesione e il nostro sostegno a questa iniziativa che riguarda una parte rilevante della nostra società e verso la quale dobbiamo nutrire sempre sentimenti di profondo rispetto e doveroso aiuto.

Sensibilizzare ad un problema ricordando che esiste, però, non basta. Lo hanno dimostrato con i fatti, fra le altre, le città di Pisa e di Lucca che, oltre ad illuminare rispettivamente la Torre Pendente e le mura cittadine, si sono svolte importanti iniziative di beneficenza. A Pisa la biblioteca storica è stata aperta per un’apericena con concerto, il cui ricavato è stato dedicato ad un progetto di musicoterapia. A Lucca, invece, il Comune ha aperto i locali della Ex Cavallerizza per una serata di raccolta fondi a favore di Anffas, Angsa, Negozio “Cose e Persone”, centro Peter Pan e centro Allenamente di Firenze.

Andrea Cuminatto

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