Poesie di seconda mano

TraperasLe strade più nascoste delle città più disparate possono offrire sorprese, curiosità, storie. Nel centro di Granada si trova il negozio di Traper@s Emmaus, un  gruppo di recupero che dagli oggetti di seconda mano, da tante cose ritenute spesso rifiuti, genera opportunità per persone a rischio di esclusione sociale.

È dal 1997 che l’opera dei volontari di Traper@s si fa sentire viva nella città, sostenendo i principi fondamentali del rispetto alla diversità e della non discriminazione, grazie anche e soprattutto alla valutazione delle competenze individuali, alla responsabilità e al lavoro di squadra.

Traperas lettera 1Un gruppo di persone come tante, uomini e donne che, con un piccolo sforzo quotidiano, plasmano un modello di solidarietà, miglioramento ambientale ed economia sostenibile. Chiunque qui può donare oggetti, vestiti, mobili, libri e tutto ciò di cui non ha più bisogno. Sarà un turista, un passante, magari la persona che ha donato qualcos’altro, a posare l’occhio sul tuo oggetto e a decidere di comprarlo, dandogli una nuova opportunità.

Entrare nel negozio significa perdersi in un labirinto di cianfrusaglie delle più disparate, cose piccole e grandi di ogni forma e colore. L’occhio poi cade su una

Traperas lettera 2

libreria che tiene in vista pile di libri provenienti da chissà quali mani, quali stanze, quali scaffali a giro per il mondo. Aprendone uno a caso, un libro di poesie, può capitare di trovare una sorpresa. Si posa dolcemente a terra un foglio ripiegato, un po’ spiegazzato, su cui una mano bambina ha scritto, chissà dove e chissà quando:

 

Tu sei come una brillante stella fugace che vola soavemente sul firmamento.

Tu sei come una rosa rossa che rappresenta l’amore e la tristezza di un fedele bambino che non sa esprimere i suoi profondi sentimenti.

Tu sei come la luna che cade sopra di me velocemente rappresentando la mia morte.

Io sono come un’oscura ombra triste e pensierosa.

Tu un raggio di luce che rallegra il mio volto e rende felice il mio viso quando mi illumini.

Andrea Cuminatto

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